Lampada SMART+ : Ready, Steady ... Focus !

In occasione di Euroluce 2019 Rotaliana Srl presenta a Milano (1) una lampada veramente innovativa. Smart+ è una task light non  solo degna di tutti i tags del momento legati all’industria illuminotecnica (IoT, smart light, sensoristica, umano-centrico, ritmo circadiano, luce biodinamica, LED, AI) ma è anche, e soprattutto, uno strumento per il benessere. E’ stato interessante e soddisfacente collaborare, per conto di Neocogita Srl, con un team multidisciplinare che annovera, oltre alla società trentina coordinata dal gruppo MEZZALIRA, lo studio di design Habits di MIlano e la società di comunicazione Graffiti 2000 S.r.l. di Riva del Garda.

Smart+ in ufficio. IMG. perhaps.adv

Smart+ in ufficio. IMG. perhaps.adv

Il nome Smart+ è stato scelto non solo in riferimento ai contenuti tecnologici della lampada, ma anche per esprimere la missione ed il concept alla base del progetto. Quando è in modalità focus, la lampada diventa un supporto per la concentrazione, cioè quella attività cognitiva necessaria quando dobbiamo essere produttivi, risolutivi  o semplicemente  esecutivi, che siamo  in ufficio o a casa

In questa epoca tecnologica, che spesso ci esige iper-performanti, operativi al limite delle nostre potenzialità, è giusto che si pensi di usare la tecnologia anche per renderci consapevoli di quali siano gli equilibri da rispettare ed i limiti di un comportamento salubre. Il nostro benessere mentale e fisico è essenziale per consentire una produttività a lungo termine. Conoscere  il rapporto viscerale che abbiamo con la natura e la luce naturale significa conoscere e rispettare i nostri limiti, e quindi dosare i nostri sforzi.

Smart+ è una luce dinamica nella sua intensità, distribuzione e colore. Per colore non si intende solo la sua temperatura di colore (calda o fredda) ma la sua composizione spettrale, capace di assecondare  la variabilità dell'efficacia circadiana lungo il corso della giornata e quindi di rispettare il nostro orologio biologico.

 Difficile spiegare con le sole parole come la complessità progettuale di questa lampada si traduca  in naturalezza della sua emissione luminosa ed in immediato comfort percepito dopo il suo utilizzo.

Il comando su lampada .Immagine di Perhaps Adv

Il comando su lampada .

Immagine di Perhaps Adv

Smart+  si avvale di una duplice sorgente LED che varia di intensità, cono di emissione , diagramma spettrale e quindi temperatura di colore, e non solo per cogliere  la  dinamicità della luce naturale, ma anche per individuare i diversi profili di utenza e  accompagnare, stimolare e modulare, per ciascuno di essi, il lavoro di concentrazione. Si tratta di un delicato gioco di calibratura - tramite raccolta e interpretazione dati - e di  controllo, per un programma  dell'output luminoso che tiene conto delle distinte esigenze e propensioni.

Un'applicazione dedicata, con l'uso affiancato dello smartphone, rende disponibile un più ampio registro di dati ed una reportistica utile sia perché restituisce un profilo utente, sia perché definisce  obiettivi a lungo termine.  

A prima vista, se si  conoscono su carta le diverse e complesse funzionalità della lampada, si può rimanere alquanto basiti per la semplicità ed essenzialità del risultato estetico del prodotto.

Diego Rossi, Co-founder di Habits, ha ben riassunto con questa frase tutto il lavoro dietro la realizzazione: "Da un così elevato numero di variabili scaturisce un incessante lavoro di ordinamento e semplificazione che si concretizza in un equilibrio di forme astratte, capace di esprimere il rigore scientifico alla base del progetto, e lasciare spazio all'emozione della luce."

 Neocogita, azienda che lavora nel settore del brainwellness, ha avuto anche il ruolo di raccogliere e analizzare i risultati della ricerca scientifica dedita allo studio degli aspetti biologici della luce, cioè quelli responsabili della sincronizzazione del ritmo circadiano e degli altri cicli correlati. Non tutti sanno che specifici aspetti qualitativi e quantitativi della luce regolano non solo il rilascio della melatonina, responsabile del ciclo veglia-sonno, ma determinano anche il rilascio di altri ormoni, come il cortisolo e la serotonina, che sono coinvolti nella regolazione del nostro stato di allerta e del buon umore.  

Un'illuminazione di qualità deve assicurare un'ottima visibilità,  emozionare e caratterizzare lo spazio, ma soprattutto deve rispettare il nostro orologio biologico. Diversi dosaggi luminosi,  attraverso percorsi alternativi a quelli legati alla soppressione della melatonina, possono indirettamente avere effetto su specifici compiti  cognitivi. Questo campo d ricerca neurofisiologica, che esplora tali nuovi processi neuronali e ne valuta il coinvolgimento nella stimolazione di stati mentali, in particolare lo stato di vigilanza,  non ha ancora prodotto eclatanti risultati. Tuttavia indagare e sperimentare sul mercato nuove idee,  che propongono nuove modalità di illuminare gli ambienti e nuove interazioni con l’utenza,  è un'iniziativa ben vista anche dal mondo della ricerca.  

Ciclo luminoso in modalità Focus: tripla dinamicità.(immagine protetta)

Ciclo luminoso in modalità Focus: tripla dinamicità.(immagine protetta)

Smart+ ha il merito di proporre una nuova dinamicità della luce. I  nuovi parametri luminosi sono stati oggetto di sperimentazione e di verifica, la quale  ha prodotto risultati soddisfacenti rispetto alle aspettative di progetto. Smart+ contribuisce all'ergonomia mentale e fisica di un ambiente di lavoro ed al suo carattere rigenerativo, e lo fa discretamente, coordinando i pattern di utilizzo  ai parametri fisiologici individuali.

La presentazione del prodotto a Milano (1) consentirà a tutti gli interessati non solo di valutare da vicino le qualità estetiche e tecnologiche, ma anche di essere testimoni di un nuova interazione con la luce artificiale,  che caratterizza il prodotto come una sorta di "personal trainer" e che guida alla  consapevolezza  del profondo rapporto uomo-luce.

Una vera e propria celebrazione dell'uomo e della sua esperienza di uso  oltre che del prodotto d'illuminazione in sé, cosa che rende Smart+ perfettamente in linea con il tema della fiera e con l'attuale visione umano-centrica del design.

1.Quartiere Fiera Milano, Rho. Stand B07 – B11 // Hall 13

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Giusi Ascione

Architetto abilitato dal 1992, LEED Green Associate, con un’esperienza decennale all’estero presso studi di progettazione internazionali (Burt Hill, EMBT/ RMJM, Forum Studio/Clayco). Rientra in Italia nel 2008 per avviare ABidea, dedicato alla progettazione e al retrofit. Nel frattempo presta consulenza presso Proger Spa, NeocogitaSrl, collabora con il GBCItalia. Consulente architetto per spazi rigeneranti e formatore di CFP per architetti, è coinvolta anche in attività di ricerca interdisciplinare centrata sulle relazioni tra il comportamento umano e lo spazio costruito. (EBD - Environmental Psychology)

Quale futuro per l'illuminazione ?

A volte capita di voler giocare con la luce del sole per creare effetti speciali, come appunto nella SPA riportata nell'immagine sotto,   ma questo è un lusso che solo luoghi particolari possono permettersi. La sfida continua del mercato della illuminazione è, invece, di  creare sistemi di luce artificiale che siano quanto più piacevoli, rigeneranti, stimolanti o rasserenanti,  come solo la luce naturale riesce fare.   E' una esigenza sempre più  forte che arriva dai luoghi dove siamo costretti a spendere gran parte del nostro tempo quotidiano:  gli uffici , le scuole,  gli ospedali.

SPA in Majorca.  Crediti: http://a2arquitectos.com/

SPA in Majorca.  Crediti: http://a2arquitectos.com/

Light + Building 2018, la fiera  appena conclusosi a Francoforte,  si fa portavoce dei principali segnali di cambiamento nel mondo dell'illuminazione, e di seguito ne riportiamo quelli che maggiormente interessano le tematiche del nostro journal.  La nuova tendenza non sembra più puntare esclusivamente all'estetica e all'efficienza dei punti luce, ma vanta nuove funzionalità integrate, come l'intelligenza, la sensoristica, la connettività wireless integrata, la regolazione del colore. Termini quali lo "IoT ready" e il "digital light" sono ormai un riferimento del mercato, poiché rappresentano gli strumenti che rendono possibile il controllo sulle caratteristiche prima citate.

Tra gli scenari più ambiti e pronti a diventare realtà ci sono gli  "uffici connessi", per i quali l'illuminazione non è più una soluzione subordinata alla progettazione dello spazio, relegata a fornitori esterni, ma diventa una soluzione integrata nella progettazione, per un controllo e coordinazione con  tutti gli altri elementi spaziali (finestre, scuranti, giochi di riflessi) e con i dati fisici dell'occupante stesso, affinché si possa promuovere il  benessere e la produttività.

Immagine by Neocogita.com

Immagine by Neocogita.com

I quadri di controllo lasceranno l'ingombrante armadietto, incubo degli interior designer, per lasciare che l'intelligenza entri autonomamente  nell'apparecchio. Il Bluetooth sarà l'interfaccia più usata grazie anche ad una fattibilità più immediata e ad una migliorata compatibilità degli standard. Il wireless sicuramente consente  connessioni ai dati più sofisticati dei sistemi cloud, e quindi una personalizzazione maggiore, ma risulta praticamente un lusso da concedere agli ambienti più intimi e privati rispetto agli uffici. A tal riguardo possiamo fare riferimento all'ecosistema "connected home"  per la quale la "Philips Hue" lavora con  brands come Amazon, Apple e Google per creare case sempre più smart e personalizzate. Ma l'obiettivo  di rendere gli ambienti smart, che siano residenze,  edifici o quartieri, non presenta quella urgenza che invece viene avvertita per il miglioramento dello stato di salute dei cittadini, quando questa risulta strettamente legata alla produttività e alla cura degli anziani. L'illuminazione umano-centrica diventerà una cosa seria, anche perchè i grossi finanziamenti sono sempre più diretti alla ricerca neuroscientifica legata a malattie come l'Alzheimer e la demenza senile.

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Promotori di questa rivoluzione saranno i grandi contractors, gli investitori, e solo in misura inferiore le istituzioni governative e amministrative, nonostante  queste ultime  sembrano recepire la sfida del cambiamento  legato alla crisi del sistema di welfare (di cui sono il soggetto erogatore).

Questa tendenza lascerà che siano le organizzazioni indipendenti,  quali il WELL standard,   a diventare riferimento normativo e garanzia di qualità per lo sviluppo edilizio. 

 

La  progettazione integrata e la ricerca di soluzioni a problemi complessi rappresenta una sfida molto difficile da affrontare per le piccole e settoriali  realtà produttive : per sfuggire al rischio di isolamento i produttori autonimi di illuminazione tenderanno a consolidarsi attraverso  acquisizioni, fusioni  e partnership, e si vedranno i produttori di illuminazione unirsi agli specialisti della tecnologia, proprio come sta succedendo tra Philips e Cisco, tanto per nominare le grandi realtà coinvolte.

Avrete notato l'impostazione dell'articolo con toni un po' sibillini. L'anticipazione del futuro, si sa, non è una scienza esatta, pertanto non rimane altro che darci appuntamento al 2028.

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Giusi Ascione

Architetto abilitato dal 1992, LEED Green Associate, con un’esperienza decennale all’estero presso studi di progettazione internazionali (Burt Hill, EMBT/ RMJM, Forum Studio/Clayco). Rientra in Italia nel 2008 per avviare ABidea, dedicato alla progettazione e al retrofit. Nel frattempo presta consulenza presso Proger Spa, NeocogitaSrl, collabora con il GBCItalia. Consulente architetto per spazi rigeneranti e formatore di CFP per architetti, è coinvolta anche in attività di ricerca interdisciplinare centrata sulle relazioni tra il comportamento umano e lo spazio costruito. (EBD - Environmental Psychology)